Maria Pia Romano | Books
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Books

LE STAGIONI DEL VIAGGIO

Elisa, giornalista e ghost writer, decide di rifugiarsi sull’isola greca di Leucade, per ritrovare se stessa. Ha lasciato il suo lavoro di giornalista nella bella città di Lecce, dove da molti anni era un volto noto dell’emittente locale più seguita. Perennemente in corsa: così l’abbiamo conosciuta ne “Le amiche imperfette”, ora la ritroviamo affacciata a guardare il mare, mangiando lo tzatziki sulla fetta di pane. Qualcosa è accaduto nella sua vita che ha scoperchiato il vaso di Pandora, qualcosa che le ha fatto perdere l’innocenza e con cui la donna si confronterà nel corso di un’estate che segnerà la sua vita per sempre. Alta e bassa marea si susseguono: l’isola diventa luogo di incontri inattesi e ritorni. Con la salsedine incollata alla pelle, Elisa viaggia nel desiderio e nella memoria, mentre l’acqua sale di livello a coprire tutta la terra per far galleggiare la barchetta di una bambina innamorata del suo papà.

#lestagionidelviaggio

LE AMICHE IMPERFETTE

Una storia di vite che s’incontrano, stringono patti di alleanza, si perdono, si cercano ancora. La bella e annoiata Angelica decide di pubblicare un romanzo ma, davanti alle pagine bianche, capirà che la scrittura richiede un talento che non si compra. O forse no… La riservata e autentica Elisa, una ex compagna di liceo ora giornalista, potrebbe riuscire a scrivere quel libro di cui tutti già parlano. La società mondana chiede che vengano soddisfatte performance elevate per tenere alto il tenore dell’apparenza. Il gioco pericoloso della perfezione non può correre il rischio del rovescio. Ma la vita reale si rivela essere tutt’altra cosa. Due donne unite da un inconfessabile segreto. Immerse nella spirale di una vicenda a cui è impossibile sottrarsi. E intanto, sulle frequenze di RadioLecce103, di notte una voce libera guarda vivere la città e slaccia parole che sono schegge di verità…

#leamicheimperfette

DONNE IN APNEA

“Siamo tutte così diverse, eppure tutte così uguali nel nostro unico, vero inconfessato bisogno: essere accolte. Speriamo che gli altri capiscano, senza che ci sia bisogno di parlare, invece il più delle volte questo non accade e restiamo mute, con il nostro groviglio di dissapori nella pancia, che ci fa male più di un attacco di colite.”

#donneinapnea

GEOGRAFIE MINIME

“Geografie minime” di Maria Pia Romano, Il Grillo Editore, è una raccolta di poesie e piccole prose, dedicata ai luoghi dell’anima. C’è il Salento con Gallipoli, Otranto, Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, c’è l’Alta Murgia con il Castello di Federico e Ruvo di Puglia, c’è il Sannio. Ci sono luoghi che sono poesia e ci sono poesie che diventano luoghi, per chi sa sentire. Per chi non sa mentire.

#geografieminime

DIMMI A CHE SERVE RESTARE

Sono qui a raccontare una storia come tante, una storia d’amore. Perché me lo hai insegnato tu, siamo tutti il grande amore di qualcuno. Io sarò il tuo, per tutta la vita. Quando tu mi chiedevi di tacere io non capivo. E per tutta la vita mi sono trattenuta dal dirti che ti amavo. Perché c’è un piacere segreto in ogni confessione mancata. Può darsi che ci siano da qualche parte sulla Terra delle vite che sono silenziosamente legate le une alle altre, senza saperlo mai. Queste esistenze scorrono lievi sui loro binari e arrivano alle loro stazioni ignorando gli altri treni che percorrono quegli stessi binari. Una volta su mille, questi treni s’incontrano e si accorgono di essere sulle stesse rotaie: allora possono solo scegliere se deragliare o fermarsi e scrutarsi a vicenda, per poi riprendere il ritmo della corsa, in qualche modo. Le vite legate sono più di quante non crediamo: si dipanano parallele alle nostre esistenze di uomini qualunque e possono rendere speciali gli individui, a patto che questi sappiano mantenere i segreti.

#dimmiacheserverestare

LA CURA DELL’ATTESA

Cos’è l’amore? Il calore della sicurezza che accarezza e non delude? Oppure la sottile incertezza che sa infiammarsi di passione, facendo invertire la rotta all’improvviso? Chi ha sogni d’acqua non pensa a dissimularli, ma a viverli a occhi aperti, incurante delle asciutte pretese di chi non sa. La donna conchiglia si sentiva già madre. Sorrideva muta, senza riemergere in superficie. Lì, nelle profondità del suo cuore, quel giorno c’era spazio solo per le onde e per l’amore che le nasceva dentro.

#lacuradellattesa

L’ANELLO INUTILE 3° Edizione

“Il Salento prende alla gola. E ti sa rubare l’anima. Luogo troppo selvatico per lasciarsi conquistare. Anche la sua gente è così. Qui le tarantate dicevano di sentire la noia all’inizio del male. Gli uomini andavano a fare l’olio nelle viscere della terra, incitando gli animali a spingere la ruota e stordendosi con l’oppio per non sentire la fatica. Nelle campagne che s’incontrano andando dalle Orte verso il faro della Palascia, la terra è rossa. Ci si può perdere, inseguendo il filo rosso che qui lega la terra, il cielo e l’acqua. Un sottile scoloramento di memorie adriatiche. Un annebbiamento dei sensi. Un capogiro. Cosa rimane quando non si ha più niente da perdere?”

#lanelloinutile

L’ANELLO INUTILE 2° Edizione

Il Salento è un luogo troppo selvatico per lasciarsi conquistare. Qui le tarantate dicevano di sentire la noia all’inizio del male. Qui gli uomini andavano a fare l’olio nelle viscere della terra. Nelle campagne che incontri andando dalle Orte verso il faro della Palascia, la terra è rossa.

#lanelloinutile

L’ANELLO INUTILE

Quella era vita. E diventava memoria. L’amore è un’altra cosa. Pensava lei. Quello era amore. E non è diventato pelle. La vita è un’altra cosa. Pensava lui. E il mare, si sa, è quello che ti resta quando non hai più niente da perdere.

#lanelloinutile

LA SETTIMA STELLA

Si tratta di una raccolta di poesie e pensieri divisa in tre parti: la prima, con l’occhio liquido a Sud, racchiude poesie geograficamente e intimamente ambientate a Sud, nella sfrenata solarità del cielo e le trasparenze del mare, tra pietre di case e scirocco da deglutire. La seconda, danze d’acqua sulla vita, racchiude le vite degli altri: l’uomo senza libri, il collezionista di chitarre, il mercante di racconti, clown di circhi immaginari e cavalieri tristi. La terza parla di amori liquidi, vissuti sulla pelle e, a volte, sulla carta. Tre prose poetiche sono le ideali cuciture di queste parti: la donna che apparteneva alle cento pietre, la donna che non aveva mai avuto vent’anni, la donna che non voleva chiudere il cerchio. Il libro termina con un postscriptum sotto il livello del mare.

#lasettimastella

IL FUNAMBOLO SULL’ERBA BLU

Si tratta di una raccolta di poesie e pensieri divisa in tre parti: la prima, con l’occhio liquido a Sud, racchiude poesie geograficamente e intimamente ambientate a Sud, nella sfrenata solarità del cielo e le trasparenze del mare, tra pietre di case e scirocco da deglutire. La seconda, danze d’acqua sulla vita, racchiude le vite degli altri: l’uomo senza libri, il collezionista di chitarre, il mercante di racconti, clown di circhi immaginari e cavalieri tristi. La terza parla di amori liquidi, vissuti sulla pelle e, a volte, sulla carta. Tre prose poetiche sono le ideali cuciture di queste parti: la donna che apparteneva alle cento pietre, la donna che non aveva mai avuto vent’anni, la donna che non voleva chiudere il cerchio. Il libro termina con un postscriptum sotto il livello del mare.

#lasettimastella

ONDE DI FOLLIA

Una pittrice, una casa sul mare, un surfista, un postino senza nome. E una passione travolgente. Ogni volta che l'assalto di lui si fa meno incalzante, lei riascolta il suo respiro. Rientra nella sua pelle. Raccoglie le forze per temprare l'anima alle nuove voragini che si apriranno nel cuore. O meglio, s'illude di farlo. Ma sta solo racimolando le energie per amarlo ancora. Accade tra le onde. Ed è la vibrazione più naturale che la possa attraversare. Non si cancella la storia di una passione voltando la pagina. Una storia così apre alla mente orizzonti impensati, come la scia di una barca su una pagina di mare. Una scrittura al femminile, sensuale, delicata, visionaria e intensa, che rivela agli uomini fin dove può spingersi la capacità di amare delle donne.

#ondedifollia

L’ESTRANEO

È sicuramente un canzoniere d’amore. Non il canzoniere di “un”amore, ma è il canto di ciò che la poesia può essere in una condizione di amore: “conforto del poeta amante” e “angoscia dell’amante poeta” come leggiamo in queste pagine. L’autrice ha voluto fissare un vissuto di affetti, di passioni, di eros, al di là del soggetto cui si rivolgevano. Un soggetto probabile, ma la cui realtà non è determinante né decisiva. Infatti, le composizioni qui pubblicate, e volutamente non datate, vogliono costituire quasi una fenomenologia lirica, una ermeneutica narrata del fatto amoroso.

#lestraneo